Per quel che riguarda il massaggio classico, occorre premettere che è nato come una manipolazione dei tessuti, influenzato dalle conoscenze dell’epoca, ma si è sviluppato di pari passo all’evoluzione della medicina.
Oggi il massaggio classico può essere definito come l’insieme delle manipolazioni eseguite sul tessuto connettivo, allo scopo di riattivare la circolazione venosa e linfatica, ha dunque come punto di riferimento il sistema circolatorio e la sua azione si sviluppa lungo la direttrice venosa e linfatica, sia che venga eseguito in modo globale sia parzialmente.
Le manovre che lo compongono sono sette: sfioramento, sfregamento, frizione, impastamento, percussione, pressione pura e vibrazione.
Ognuna di tali manovre presenta caratteristiche finalizzate a ottenere un preciso effetto fisiologico sull’organismo.
Il massaggio classico è comunemente usato nella riabilitazione post traumatica o post operatoria e nell’ambito dell’attività agonistica, nella quale il massaggiatore svolge un ruolo di importanza analoga a quella dell’allenatore.
Il massaggio sportivo, in generale, viene usato sui punti deboli dell’atleta, infatti nello sport la completa guarigione non si verifica con la sola scomparsa del dolore, ma con il totale recupero della potenza muscolare e il massaggio svolge un ruolo primario per il raggiungimento di tali obiettivi.
In estetica, invece, il massaggio è usato come arma per debellare gli in estetismi degli arti inferiori connessi alla cellulite e quelli cutanei e sottocutanei del viso, quali segni d’espressione, rughe e borse sotto gli occhi, che tanto preoccupano noi donne.
Massaggi contro la cellulite
Gli in estetismi degli arti inferiori non sono veri e propri fenomeni patologici, tranquille, ma elementi che alterano la giusta proporzione fra tronco e gambe.
Con il termine cellulite è indicato genericamente un ‘alterazione dell’estetica causata da tre in estetismi distinti, quelle da noi più odiati, ritenzione idrica, cellulo-adiposite e liposclerosi.
Essi hanno una matrice comune, poiché sono causati oltre che da derivazioni ormonali, da un ritorno venoso e linfatico non ottimale, provocato per lo più, ebbene sì, da scarso esercizio fisico.
Ma tranquille, in questi casi il massaggio, associato ad un programma di lavoro fisico, danno dei risultati concreti.
Massaggio linfodrenante
Nel campo estetico è utilizzata la tecnica del Dott. Vodder e cioè il linfodrenaggio manuale, che consiste nell’iniziare il trattamento dal collo, dove converge la linfa di tutto il corpo, favorendo così il ritorno dei liquidi dagli altri distretti e passando poi agli arti inferiori, all’addome, al dorso.
Le manovre applicate in questo tipo di massaggio sono tutte di modesta intensità e consistono in azioni di pompaggio sui linfonodi, mentre sul tessuto connettivo sono esercitate delicate spinte della corrente circolatoria in direzione delle stazioni dei linfonodi.