Le curiosità che caratterizzano i nostri denti sono davvero molteplici, tenteremo di analizzarle e descriverle in modo semplice e chiaro. Pochi sanno che a sette settimane dal concepimento le cellule implicate nella differenziazione dei denti iniziano ad operare. Elementi come il calcio ed il fosfato, recuperati dal torrente circolatorio della madre, risultano essere i fattori essenziali che cooperano per la corretta formazione dei denti del futuro nascituro.
L’anatomia del dente può essere schematizzata semplicemente andando ad analizzare le sue componenti visibili, esterne ed interne.
La CORONA rappresenta la porzione superiore del dente, quella visibile a tutti, ricoperta dallo SMALTO, composto essenzialmente da cristalli di calcio e fosfato, che lo rendono estremamente resistente agli acidi ed alle sostanze corrosive che quotidianamente vengono in contatto con la nostra bocca. Al di sotto dello smalto ritroviamo la DENTINA, un tessuto giallastro che determina la grandezza e le dimensioni del dente stesso.
Scendendo ancora più internamente raggiungiamo la porzione più sensibile del dente ossia la POLPA, il tessuto molle che riempie la camera al centro del dente, in cui ritroviamo nervi e vasi sanguigni. Grazie alla polpa il dente è vivo e scambia sostanze nutritive essenziali per il mantenimento del proprio equilibrio.
La porzione terminale del dente è rappresentata dalla RADICE che rappresenta i due terzi della lunghezza del dente, connessa all’osso mascellare attraverso delle fibre parodontali. Il CEMENTO protegge la radice ed ancora saldamente il dente all’alveolo osseo affinché resti ben posizionato.
Il dente è infine circondato dal LEGAMENTO PARODONTALE , più precisamente la struttura di sostegno che lega la radice del dente all’osso mascellare; l’integrità di questo componente di sostegno determina la complessiva salute del dente stesso.
Un ruolo essenziale occupano anche le GENGIVE, tessuto molle di colore rosa corallo, composte da epitelio orale, poggiato su un tessuto, che accoglie fibre provenienti dal cemento e dall’osso alveolare. L’epitelio connettivo all’interfaccia evidenzia propaggini connettivali :papille connettivali, invaginazioni connettivali, creste epiteliali.