Analizziamo nel dettaglio le caratteristiche metalliche del titanio:
il Titanio è il nono elemento più impiegato a livello industriale ed il quarto tra i metalli per abbondanza, preceduto solo dall’alluminio, dal ferro è dal magnesio. La storia ci insegna che la sua estrazione è stata possibile dalla prima meta del novecento grazie a W.J. Kroll . La difficoltà principale è legata all’affinità del titanio con elementi come ossigeno idrogeno e azoto, con i quali forma soluzioni solide molto stabili.
Il titanio in forma metallica fonde a 1668°C e bolle a 3260°C, grazie alle ottime proprietà meccaniche, alla sua elevata resistenza ai vari agenti chimici viene impiegato ampiamente in medicina. Il titanio si passiva e resiste agli attacchi di acidi e base, meglio dell’acciaio inossidabile. Resiste agli acidi minerali, resiste agli alcali sia a freddo che a caldo.
Anche il titanio come gli altri metalli viene utilizzato anche come lega. In generale si scelgono α stabilizzanti che ne aumentano la temperatura di stabilità, come l’alluminio, l’ossigeno, l’azoto, il zirconio, lo stagno. Si scelgono anche ß stabilizzanti che ne abbassano la temperatura di stabilità come il vanadio, il cromo, il molibdeno, il tungsteno, il tantalio, il niobio.
L’eccezionale biocompatibilità del titanio è stata riconosciuta, discussa e documentata in numerose ricerche mediche; proprio in virtù della sua bassa tossicità è indubbiamente ben tollerato sia dai tessuti ossei che molli. La sicurezza di questo materiale ci conferma che ad oggi non sono stati rilevati effetti clinici negativi . Si può manifestare un pigmentazione scura del tessuto molle adiacente all’impianto di titanio, probabilmente dovuto alla bassa durezza e alla scarsa resistenza all’abrasione del materiale non legato.
Analizzando la composizione chimica evidenziamo che il titanio forma ossido di titanio o ossidi complessi e composti idruri. il meccanismo immunologico d’integrazione con l’organismo non è ancora stato capito, ma siamo certi che il titanio non causa ipersensibilità e le sue leghe sono le uniche disponibili che non contengono elementi che causano sensibilizzazione.
Per i motivi su citati il titanio è uno degli elementi più adoperati nel campo dell’impiantologia dentale, riscuotendo ad oggi fortissimi successi.