Il tratto cervicale svolge un’importante funzione pilota, è coinvolto in tutti gli esercizi che interessano il dorso e proprio per queste continue sollecitazioni è frequentemente causa di dolori. La disfunzione cervicale, causata sia da dolore che dai relativi problemi muscolari, è una disfunzione comune individuata dai medici. Anche se non prevalente come i problemi alla schiena, la disfunzione cervicale colpisce un cospicuo numero di persone.
Si pensa che lo stress fisico abbia un ruolo principale nello sviluppo dei problemi cervicali ed in particolar modo la postura con la testa avanti. Le persona con una disfunzione cervicale, che si lamentano frequentemente di dolore e mal di testa a causa della postura in avanti della testa, presentano una diminuzione dei movimenti cervicali, della forza muscolare e della resistenza. Il torcicollo, ad esempio, è una situazione dolorosa che ognuno di noi ha sperimentato almeno una volta nella vita ed è una contrattura che consiste in una posizione caratteristica della testa. Può essere efficacemente trattato con degli esercizi di stiramento, ad esempio inclinando il capo verso la spalla del lato opposto a quello della contrattura e contemporaneamente ruotando il mento verso la spalla del lato contratto.
Gli esercizi antalgici nelle cervicalgie, eseguiti nella posizione seduta, comprendono:
autoallungamento, associato alla retrazione moderata del capo,
flessione laterale del capo in allungamento,
torsione del capo in avvitamento verso l’alto,
mobilizzazione delle spalle.
La lordosi cervicale è un paramorfismo del collo ed è legata al grado di curvatura della cifosi, come azione di compenso. Il trattamento chinesiterapico consiste in una rieducazione psicomotoria e nell’esercizio cardine di retrazione del capo.
Esso si effettua:
Inclinando leggermente il capo in avanti per allineare le vertebre (intervengono i muscoli: lungo del collo, retto anteriore e sopra e sotto-ioidei); Contraendo i muscoli della nuca e portando indietro il capo (intervengono i muscoli: splenio, semispinale e lunghissimo del capo).
Si ottiene così la cosidetta posizione doppiomento, grazie all’azione combinata dei muscoli anteriori e posteriori del capo. L’ispezione della regione cervicale dovrebbe considerare il modo in cui la persona tiene la testa ed il collo quando è sdraiata, seduta, in piedi, ecc.
Un esercizio riguardante la postura cervico-dorsale è la stabilizzazione muscolare cervico-dorsale per aumentare al massimo il ritorno alla funzione, limitare la progressione degenerativa e prevenire nuove lesioni. Attraverso tale esercizio i muscoli si contraggono contemporaneamente formando un corsetto muscolare intorno alla regione in questione.
Gli esercizi di mobilizzazione articolare portano benefici ed aumentano la mobilità delle faccette articolari cervico-dorsali, i movimenti devono essere di normale ampiezza e senza dolore. Per aumentare la mobilità articolare l’enfasi dovrebbe essere diretta alle faccette articolari cervicali e dorsali, così come alla regione gleno-omerale e scapolo-dorsale. Anche l’allungamento muscolare può far aumentare o far mantenere una serie di movimenti cervicali attivi e può far diminuire il dolore e favorire il rilassamento. Bisogna, inoltre, rafforzare i muscoli cervicali, i quali tengono eretti la testa ed il collo.
Gli esercizi isometrici dei muscoli appropriati sono consigliati e consistono essenzialmente nella retrazione del mento, retropulsione del capo associata a contro resistenza. Gli esercizi isometrici sono preziosi durante la fase acuta, quando le persone non sono in grado di tollerare il movimento del collo. Un esercizio per i flessori prondi del collo e per gli stabilizzatori inferiori della scapola può essere svolto in posizione eretta, in retrazione del capo, tenendo le braccia leggermente aperte lungo i fianchi, spingendo il palmo della mano a ruotare in fuori e contemporaneamente spingendo le scapole verso il basso. Quando le lamentele dei clienti circa il dolore diminuiscono e quando la serie di movimenti cervicali aumenta, si fa lavorare la muscolatura cervico-dorsale attraverso l’uso di esercizi anti-gravitari. Questo richiede il posizionamento del cliente nella giusta posizione (supino, prono o sdraiato su di un lato) e il far sì che esso sollevi la zona cervicale contro gravità.
La meta principale di un programma di esercizi per la disfunzione cervicale è il ritorno delle persone ad un livello massimo di funzione e per raggiungerla bisogna che queste siano partecipanti attivi nel programma.