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Pasto pre-allenamento

Schermata 1Le differenze sostanziali nella dieta di chi pratica sport sono rappresentate sia dalla necessità di un maggior apporto di fluidi per coprire la quota di liquidi persi con la sudorazione, sia dalla necessità di una maggior quantità di calorie necessarie per produrre energia in grado di sostenere l’esercizio fisico. A tal proposito nella dieta di chi pratica sport non possono mancare alimenti come pane, pasta, cereali, legumi, latte, frutta e verdura.

Un pasto consumato prima di uno sforzo fisico può essere utile per preparare l’organismo all’imminente attività.
Il pasto deve apportare un’adeguata quantità di liquidi per mantenere l’idratazione corporea, è consigliabile mangiare cibi con una bassa percentuale di grassi e fibre in modo da velocizzare il transito gastrico intestinale. Un pasto ricco di carboidrati aiuta a mantenere adeguati i livelli di glucosio nel sangue e massimizza le riserve di glicogeno, anche la presenza di proteine può essere utile per rendere disponibili gli aminoacidi necessari per il recupero del tono muscolare post-esercizio. Naturalmente a ridosso dello sforzo fisico è consigliabile fare un pasto ridotto, così da ridurre lo stress a carico dell’apparato gastrointestinale, mentre se si decide di mangiare con qualche ora di anticipo dall’evento fisico si può optare per un pasto più cospicuo, in preparazione magari ad un’attività intensa e di lunga durata.
La quantità di carboidrati da assumere circa 2-3 ore prima dell’esercizio fisico oscilla fra i 200 e i 300 g.
Naturalmente non esiste una legge precisa e valida per tutti è importante seguire ed agire in base alle caratteristiche individuali così da garantire il massimo rendimento energetico senza incorrere agli inconvenienti che un pasto pre-allenamento potrebbe causare. Alcuni atleti per esempio mangiano tranquillamente un sostanziale pasto pre-allenamento 2-4 ore prima dello sforzo fisico, mentre altri stanno ben attenti a non mangiare troppo a ridosso dell’allenamento in quanto in passato hanno avuto esperienza di disturbi gastrointestinali, o più semplicemente accusano un leggero disagio psico-fisico.